giorgio ha scritto: |
Traggo dal blog di AREA DEMOCRATICA e riporto qui, uno stralcio del mio intervento fatto alla Conferenza Stampa di presentazione dell'Area Democratica del 20.12.2006 e che credo ben sintetizzi il nostro pensiero e le motivazioni con cui intendiamo affrontare una seria e ampia elaborazione per dare prospettiva all’agire politico. Una democrazia, un’identità, una partecipazione allargata come necessarie condizioni per il rinnovamento della politica portando confronto, progettualità e coerenza...
"Il termine partito richiama la parte, la fazione. La politica è divisione, conflitto fra interessi, gruppi e individui. E’ anche capacità di aggregazione, rapporto di forza, capacità di governo e elaborazione ideale. Ma è anche passione, ricerca di un ideale, di un progetto. Di qui la necessità per un partito politico di avere un’identità, una ragione fondamentale etico - politica dalla quale far discendere una strategia di programma, uno statuto organizzativo e un’idea di leadership. In democrazia, il partito svolge una fondamentale e positiva funzione di raccordo tra la società civile e le istituzioni. Esso è un mezzo attraverso il quale sviluppare proposte politiche, aggregare, confliggere. E’ un mezzo, inoltre, attraverso il quale si forma e si seleziona gran parte del ceto politico." Perciò il partito che noi intendiamo non è un magma ideologico, ma una istituzione che rappresenti gli interessi e gli ideali della gente. Quindi deve essere in grado di: a) Far dialogare le organizzazioni secondo democrazia. b) Far sostenere e proporre una politica che dia la possibilità di saldatura fra associazioni, iscritti e non, militanti e società civile per comunicare integrandosi, e soprattutto dare davvero voce ai giovani. Dunque detto questo, come non sposare appieno la tesi che sostiene raimondo, laddove parla e sostiene con i suoi due punti, in primo luogo il bipolarismo? Pertanto guardando al prossimo futuro, se la formazione di una "aggregazione" non è "fredda", non è una semplice fusione di forze e che queste abbiano specificate nell'alleanza le proprie identità di centro sx, di sinistra ecc, sarebbe un fatto altamente qualificante e rappresentativo. I votanti si riconoscerebbero in quello schieramento a prescindere. Nel contempo in casa nostra, non si abdicherebbe totalmente alla linea politica di un'alleanza probabilmente controllata da forze autonomiste o molto vicine all'autonomismo. Infine come non ripetere la strepitosa prova delle primarie dove con queste si è ricevuta contezza come i cittadini siano veramente consapevoli delle proprie idee e della maturità civica e politica. |
carmelo.pace ha scritto: |
Scusate se in questi giorni non ho parteciapto molto, stavo comunque
leggendovi e riflettevo. Se devo essere sincero il dialogo recentemente si è parecchio complicato parole e modi di spiegare un pò difficili per me e mi sono bloccato. Scusate la mia ignoranza ma io non so cos'è una giunta, un consiglio, come funzionano... avete parlato di proporzionale, maggioritario, referendum, bipolarismo tutti temi sicuramente importanti ma che credo richiedano una preparazione di base indispensabile. Io non ho capito niente, ma ci sono delle elezioni alle porte? |
giorgio ha scritto: | ||
Caro Carmelo, hai messo il dito nella piaga, che ora sta diventando via via più purulenta. Molti di noi non masticano molto di sistemi elettorali, di strategie sopraffini e di sviluppi imprevisti. E anche se il dibattito che si sta sviluppando, di per se sembra molto evoluto e per quello che anche io riesco a capire, credo fondamentale e basilare per la governabilità della nostra Regione, ritengo anche io opportuno cercare di non perdere contatto con elaborazioni culturali elitarie. E' indubbio che molti di noi non riescano a seguire fino in fondo le sottigliezze e le strade della politica. In fin dei conti è proprio questo che chiediamo ai nostri amici e compagni: Ma voi, non vi siete accorti come molte volte i nostri politici parlino per riferimenti e per concetti già sviluppati, come se tutti fossimo andati a scuola di politica? Ma non vi siete accorti come molte volte, certi assunti, siano proprio presi come tali, non cercando mai di spiegare ai "peones" cosa voglia dire il concetto in parole povere? Non vi è mai venuto il dubbio che molte volte abbiamo capito fischi per fiaschi o che abbiano loro, cercato di farcelo capire contrabbandandolo per altro? Se avete dei dubbi, come ce li ho io, allora avete capito che noi non siamo qui per "pettinare le bambole" come diceva qualcuno o per farci strumentalizzare. Anzi siamo qui per cercare di capire e di capirci... |
carmelo.pace ha scritto: |
è vero bisogna avere tutti gli elementi per giudicare e poi sopratutto capirli, cosa che prevedo difficoltosa, comunque potresti pubblicare o linkare i testi di:
- attuale legge elettorale - tua proposta di legge - 4 proposte referendarie non sono riuscito a trovarli, così provo a farmi una idea più precisa... |
giovanni s. ha scritto: |
A Fulvio: Parfait Jans leggilo tutto. Non mi pare esprima un ideale di democrazia e di visione pluralistica della società! Il problema delle cordate esiste, ma è molto meno rilevante, nei suoi effetti concreti di molti altri fattori (ad es. la posizione dominante dei mezzi di comunicazione o il potere quasi assoluito in Giunta regionale, Comunità Montane, Celva, BIM, Cva,Finaosta, Casinò ecc.).
Non so se faccia bene avere una visione così catartica dei referendum. Giovanni |
erika ha scritto: |
Caro Fulvio,
vedo che questo è il dibattito che ti anima di più. Abbiamo capito cosa ne pensi di 3 delle proposte referendarie ma mi è sfuggito il tuo pensiero sulle quote rosa. Secondo te anzichè fissare una percentuale solo sul numero di candidati in lista non se ne poteva fissare una anche sulla formazione della giunta? E perchè anzichè mettere un terzo non si è pensato a metà dei candidati? Sappiamo bene che tanto le prime escluse nelle varie liste sono le donne ma chissà magari le cose cambieranno... Per adesso direi forza SEGOLENE ROYAL. |
erika ha scritto: |
Mi dispiace ma su questa proposta non sono assolutamente d'accordo.
Nel testo si parla di un conseguimento di una parità effettiva tra uomini e donne nella partecipazione alla vita politica e amministrativa. Ben sapiammo che essere candidate ed essere elette sono 2 cose ben diverse. Specialmente con una preferenza unica. O sei figlia di qualcuno o altrimenti una giovane donna in consiglio non entrerà mai.... Sarebbe interessante vedere la donna più giovane eletta in Consiglio regionale. E sono certa che questa proposta referendaria non passerebbe se si parlasse delle sedie in Consiglio e non della faccina sul programma. |
raimondo ha scritto: |
Bravi Erika e Carmelo, vedo che avete capito che in Valle d'Aosta anche chi si proclama favorevole a cambiare le regole sulla questione femminile tende al conservatorismo.
Io sono per quote paritarie (50%) di candidati uomini e donne. Non mi interessa imporlo per legge. Mi piacerebbe che venisse assunto come principio del partito dei DS. A me non interesa che AN o FI non diano spazio alle donne, a me interessa che noi DS riconosciamo pari dignità alle donne. Inoltre sono dell'avviso di Erika se un partito ottiene tre seggi almeno una va alla donna più votata anche se non è arrivata nei primi tre. E qui ci si scontra con i presunti democratici che si appellanno alla volontà del popolo. La volontà del popoo non può essere quella di escludere sisitematicamente le donne dalla politica!!! |
Fulvio ha scritto: |
Un sentito ringraziamento a tutti.
Il fatto di partecipare, nel mio piccolo, a questo forum già dovrebbe evidenziare che le mie speranze non sono sicuramente morte e continuerò a discutere e ad appassionarmi con chi ama la politica (nel senso ampio e nobile del termine). In merito a quanto riportrato da Erika nel post sopra non posso che confermare il mio precedente giudizio. Assistiamo ad uno scollamento inesorabile tra la base del partito e i suoi dirigenti e tra alcuni di essi in particolare. A questo punto pare evidente che andremo alle urne per votare i referendum, probabilmente agli inizi di novembre e visto che sulle alleanze preventive pare esseci l'accordo di quasi tutti, voteremo solo tre referendum. Però, esiste un però. La legge che tutte le forze poliche in consiglio (con il supporto determinante dei DS) si apprestano a votare compatti può creare dei seri problemi. Scenario inquietante. Il Consiglio non si esprime sui referendum e, almeno tre di essi si faranno a novembre (Riccarand ipotizzava il 4) il cui risultato è quasi scontato.... vinceranno i sì. Nel frattempo l'UV presenta un disegno di legge come quello descritto nel post precedente), diciamo in primavera inoltrata, o magari in autunno facendo in modo che se ne discuta poco e che venga approvato con 32 voti a favore e 3 contrari (Arcobaleno) diaciamo dopo che le proposte referndarie saranno diventate legge. Ovviamente la legge sull'elezione del Consiglio avanzata dall'UV dovrebbe contenere, un ultimo articlo che recita più o meno così: "sono abrogate tutte le leggi incompatibili con la presente". Ricapitoliamo: a seguito del referendum entrano in vigore (ipotizziamo dicembre 2007) quattro leggi che prevedono elezione diretta della giunta, alleanze preventive, unica preferenza e quote rosa e successivamente (diciamo fine aprile 2008) entra in vigore una legge che prevede alleanze preventive, due preferenze, elezione del Presidente da parte del Consiglio e quote rosa con la previsione che qualsiasi norma incompatibile con tale ultima legge venga abrogata. Risultato: le leggi referendarie rimangono in vigore 4 mesi - 4 mesi e mezzo, e poi vengono sostituite da quella in gestione dall'UV e appoggiata da DS, SA, FA e FI. Con questo escamotage non si darà neppure la possibilità al popolo di poter eventualmente abrogare detta legge. Infatti, l'articolo 15 dello statuto della VDA come modificato nel 2001, prevede che le leggi che disciplinano le modalità di elezione del Consiglio della Valle, del Presidente della Regione e degli assessori, la presentazione e l'approvazione della mozione motivata di sfiducia nei confronti del Presidente della Regione sono sottoposte a referendum se ne fanno richiesta un tot di persone. In particolare se questa legge è approvata con i 2/3 dei voti (23 su 35, e in questo caso credo che saranno 30 su 35) si fa luogo ad un referendum (come è avvenuto per la riforma costituzionale della CDL bocciata lo scorso anno dal referendum) soltanto se, entro tre mesi dalla sua pubblicazione, la richiesta (di referendum) è sottoscritta da 1/15 degli aventi diritto al voto per l'elezione del Consiglio della Valle (circa 6-7 mila firme). Raccogliere così tante firme in 3 mesi è già di per sé una bella impresa, diventa MISSIONE IMPOSSIBILE se la legge è approvata a fine aprile 2008 e ai primi di giugno 2008 si va al voto!!!!! In questo caso mancherebbe materialmente il tempo non solo per raccogliere le firme ma anche per fare il referendum abrogativo. Risultato finale: al voto nel 2008 con alleanza preventiva tra UV, SA, FA E FI compatti e con l'arma delle due preferenze per vincere a mani basse, dall'alltra il Galletto, spiazzato e con i DS spaccati. Ora vi è chiaro il perché del mio sfogo di prima? Ciao |
Giorgio Bruscia ha scritto: |
Il progetto di Area Democratica è molto interessante anche perché nonostante quanto affermano i dirigenti Ds in Valle d'Aosta c‘è ancora molto bisogno di sinistra. Sono reduce anche io da una notte un pò agitata, viste le mie posizioni politiche che ho deciso di prendere. Infatti ho fatto formale promessa di soprassedere ai miei più stretti e "rossi ideali" (...la mozione Mussi), per portare avanti, dall'interno della mia Federazione, il PD. Dunque ripeto e ribadisco quello che ho scritto:
"NOI SIAMO UN MODO ALTERNATIVO DI ESSERE GAUCHE VALDOTAINE, ma siamo DS. Dobbiamo ridare autorevolezza a questo partito e impedire che la nostra identità venga svenduta al miglior offerente. Noi non siamo all'asta per nessuno, e alla luce di questo dato di fatto io non ci sto a prendere atto e basta! Ho più di 60 anni, ma ho ancora voglia di battermi, ben venga quindi un soggetto politico e culturale come Area Democratica che riesca a fare parlare con la stessa voce dell'onestà, della chiarezza, della coerenza, della freschezza dei giovani e delle giovani, per fare contare di più, l’arcipelago della sinistra valdostana. Questo, per le libertà individuali, per dare voce ai soggetti più deboli, a quelle persone che ancora oggi non hanno mai smesso di credere nei valori che i Ds hanno ancora nel loro Dna. Io sono pronto a dare il mio contributo." Come sono pronto a battermi per la riduzione del numero delle preferenze, non solo per la dichiarazione preventiva delle Alleanze ma per un'alleanza di centro sinistra, per dare più spazio alle donne, per limitare a due i mandati del Presidente della Giunta e degli assessori perché questa è un'idea che è maturata da tempo al nostro interno. Poi sono stanco di vedere i soliti accordi maturati nelle stanze segrete dei "Capataz". Io e i miei compagni desideriamo essere partecipi di queste decisioni, vogliamo contare come uomini pensanti e ora diciamo che siamo pronti a rifiutare di concorrere per fare approvare decisioni che altri hanno preso per noi. Come giustamente ricordava Raimondo, mai che una Direzione, massimo organo del mio partito e di cui io ne sono un componente, abbia mai votato alcunché sui referendum... Referendum? E quando mai si è discusso? Mi chiedo che cosa si vuole ora dalla base e dai "peones" e in questo caso anche dai componeneti la Direzione? |
Vanni ha scritto: |
Certo che si può partecipare! Purtroppo non c'è molto spazio. La sede è in via Charrey, ad Aosta.
E' molto importante esserci il 16, alle ore 21, al Salone regionale. Chi sia Vanni ha poca importanza. Credo in quello che faccio e cerco di farlo al meglio. |
Vanni ha scritto: |
Certo che si può partecipare! Purtroppo non c'è molto spazio. La sede è in via Charrey, ad Aosta.
E' molto importante esserci il 16, alle ore 21, al Salone regionale. Chi sia Vanni ha poca importanza. Credo in quello che faccio e cerco di farlo al meglio. |
carmelo.pace ha scritto: | ||
potrebbe averne molta di più se avesse anche un cognome, non credi? mi rivolgo a tutti, parliamo tanto di trasparenza...uhm..non capisco, perchè avere paura di firmarsi? cmq il 16 ci sarò |
Piero Valleise ha scritto: |
Care e cari,
è importante che la sinistra dia un segnale importante in occasione dell'assemblea anti-golpe del 16 aprile in regione alle 21. Guardate che se caveri blocca i referenda con un provvedimento seppur illegittimo del consiglio torniamo indietro di 15 anni o forse di 60........ Non mancate riempiamo il palazzo tutti insieme. Il passaggio è importantissimo nessuno lo sottovaluti. Portate gente. piero valleise |
raimondo ha scritto: |
Intanto Grazie a Vanni per le informazioni; è importante che chi svolge un ruolo di rilievo come lui, si sintonizzi con la base dle partito.
Credo anch'io come Erika che il partito non possa più continuare a vivere nella ambiguità. Il congresso, o meglio i congressi, devono servire anche acostruire una posizione comune. A meno che qualcuno non voglia rompere il giocattolo... Noi lavoreremo nell'ottica del rinnovamento e quindi saranno inacettabili tutte le proposte che non vanno in quella direzione, compresa la legge elettorale... :mrgreen: |
paolog ha scritto: |
Premetto, condivido tutto ciò che ha scritto la compagna Erika,però sentirmi un riempitore di sale mi infastidisce.
I comitati promotori dei referendum il nome dei Compagni di A.D. se lo sono ricordato quando c'era da andare nei comuni a raccogliere le firme, ma poi come al solito finita la raccolta smobilitati i compagni tutti a casa. Ora veniamo a sapere che si sono di nuovo ritrovati, e nel momento di difficoltà i peones vanno di nuovo bene non nella condivisione di come affrontare il problema, ma come tapezzeria. Lo ripetiamo basta siamo stufi, di essre considerati tapezzeria. |
erika ha scritto: |
Non posso che essere d'accordo con te.
Per ciò che riguarda: le QUOTE ROSA già trovavo riduttiva la proposta referendaria pensa te questa..... la PREFERENZA UNICA mi sembrava poco ma con la nomina della Giunta alla fine diventavano comunque 2 e direi che bastavano... Io il 3 nome non sono mai riuscita a metterlo. le ALLEANZE PREVENTIVE invece direi che basta guardare cos'è successo alle ultime regionali. Ho seguito un bel pò di presentazioni di liste e mi sembra allucinante che chi professava UN'ALTRA VALLE D'AOSTA sia riuscito a trovare un programma comune a chi tanto ha attaccato in campagna elettorale. Ma è vero che si ripeteva ...LAISSEZ DIRE. Quindi.... |
erika ha scritto: |
Sarà che prima gli ineleggibili erano troppi????
E poi questo bel giochino di fare prima il politico - poi l'amministratore di società in gran parte regionali - e poi tornare a fare il politico...finiva. A volte mi chiedo se il limite di mandati sia corretto. Dopo tanto chi finisce non torna a fare l'operaio alla Cogne ma viene messo come rappresentante regionale del CERVIM, delle CASE DA GIOCO, della CVA, forse APF... |
Giorgio ha scritto: |
[..]Insomma questo dibattito è stato avvilente. Si doveva parlare di Pd, che nascendo dalla confluenza e reciproca contaminazione tra storie e percorsi individuali diversi, dovrà dotarsi necessariamente di strumenti nuovi di partecipazione. Invece nulla di nulla. Per ciò che mi riguarda sarà proprio questa la mia battaglia nei prossimi giorni, prima del congresso di chiusura del percorso costitutivo. Noi di Area Democratica tenderemo a:
1) Bipolarismo 2) Spazio alle giovani e ai giovani 3) Primarie per la scelta di candidati a qualsiasi livello di rappresentanza istituzionale. 4) Elezione dei dirigenti in maniera chiara e non clientelare. 5) Rispetto delle norme, delle regole e degli statuti 6) Durata massima di ogni mandato interno al Pd e di rappresentanza pubblica in qualsiasi amministrazione nel numero di 2 mandati, dopo di che finita la carriera politica, si torna peones lasciando i privilegi acquisiti dove stanno. Tutto ciò premesso, dico che nei Ds vigono attualmente le regole di vita democratica interna più aperta e trasparente di qualsiasi partito presente nel panorama politico italiano. Avrei sfidato chiunque a dimostrare il contrario, ma oggi devo mandare a coltivar patate, molti responsabili del mio partito, perchè per loro, il fare politica è una professione come un'altra e siccome il posto di lavoro ipoteticamente potrebbe essere precario, il loro primo obiettivo è quello di, come minimo, mantenerlo e poi se possibile migliorarlo. [..] |
giorgio ha scritto: | ||||
Cara Erika ti riporto uno stralcio del discorso che ho fatto sabato 14 cm a Pollein. Evidenzio la parte che,"guarda caso", collima con quello che hai appena scritto.
|
carmelo.pace ha scritto: | ||||||
Siamo tutti ineleggibili, ma diventiamo tutti eleggibili se rinunciamo a quello che facevamo prima (doppi, tripli, quadrupli ...incarichi) questo mi pare il succo della legge, ho letto sia la nostra che quella del Trentino per farmi un idea e sono simili, quali altri problemi vedete? Sul mandato anche per me 2 anni va bene, max 3 (che poi significa 2 x 5, 10 anni) |
giorgio ha scritto: | ||||||||
Ciao Carmelo, forse ti riferisci ai mandati! |
erika ha scritto: |
L'art 2 comma 2 lettera e) dice che non sono eleggibili nemmeno i professori, i ricercatori in ruolo ed i titolari di contratti di insegnamento presso l’Università della Valle d’Aosta/Université de la Vallée d’Aoste;
Evidentemente si voleva aprire da una parte ma colpire da un'altra. Che ne pensi Fulvio? E secondo te come andrà a finire oggi????? |
Citazione: |
Ordine del Giorno
La Direzione Regionale della GV-DS riunita ad Aosta il 17.04.2007 CONSIDERATO che il Consiglio Valle discuterà nei prossimi giorni alcune proposte di modifica della legge elettorale vigente, presentate dall'attuale maggioranza regionale e da alcuni gruppi consiliari di opposizione; PRESO ATTO che il disegno di legge n.168 non recepisce i principi ispiratori delle iniziative referendarie e neppure quelle contenute nel disegno di legge n.126 a firma del Gruppo Consiliare della GV-DS, che invece faceva propri alcuni dei principi richiamati INVITA il Gruppo Consiliare GV-DS 1) a richiedere la votazione del proprio disegno di legge n.126; 2) a esprimere voto contrario al disegno di legge n.168; 3) a valutare puntualmente il proprio atteggiamento in ordine agli altri disegni di legge in materia di legge elettorale, con particolare attenzione al disegno di legge n.166 in materia di ineleggibilità e incompatibilità. Aosta, 17 aprile 2007 PRESENTI 45 A FAVORE: 38 CONTRARI: 2 ASTENUTI: 5 e non il contrario (5 contrari e 2 astenuti) come riportato erroneamente sull'ANSA di oggi. |
emilio ha scritto: | ||
visto che ne state parlando inserisco il testo completo dell'OdG di ieri sera e faccio alcune considerazioni ...
le considerazioni che mi hanno portato ad un voto di ASTENSIONE: - le proposte di legge elettorale che sono state proposte oggi in Consiglio Regionale mi trovano contrario: mantenimento delle 3 preferenze, abbassamento delle "quote rosa" pasticci qua e là nanana non si fa così ... per cui nada!!! - il voto alla cieca: ossia la solita endemica mancanza di un qualsivoglia dibattito a monte, che a questo punto inizio a pensare che sia un fatto voluto e non casuale dovuto a semplice disorganizzazione e nonostante sia stato più volte richiesto, su una questione di così grande importanza. - la pena del ridursi la sera prima della votazione in Consiglio quando ormai "les jeux sont faits rien ne va plus" a votare un testo di cui gran parte dei presenti sono sicuro neanche conoscevano i contenuti ... - il fatto di avallare la proposta di Legge Elettorale n.126 sostenuta dal Gruppo Consiliare GV-DS alternativa ai Referendum per cui qualcuno fino a qualche mese fa sbraitava gridando che Sandri era pazzo ... la cosa evidentemente puzza di bruciato ... per quanto la proposta possa essere un buon compromesso fra referendari e Consiglio Regionale andava discussa!!! emilio |
Vanni ha scritto: |
Vi mando questa scheda, utile per capire in quale fase ci troviamo ora.
L'ha redatta Guido Dondeynaz, dopo l'incontro tra i comitati di ieri sera. |
giovanni s. ha scritto: |
Caro Raimondo, vorrei sapere su quali basi affermi che il Travail ha censurato, come se fosse la PRAVDA, Giorgio Bruscia.
Per ciò che riguarda la condotta dissennata del nostro partito, che avrebbe portato all'approvazione della legge sulle ineleggibilità, le registrazioni delle Commissioni consiliari e del lavoro d'aula, documenti accessibili sul sito del Consiglio, dimostrano che il nostro partito, su questo tema, è stato duramente sconfitto, ma ha fatto di tutto e di più per impedire l'approvazione delle norme libertiticide, in particolare verso gli insegnanti. Infine delle cinque astensioni dell'ultima Direzione, apprezzo la partecipazione alla Direzione e posso capire la posizione espressa dai compagni sulla votazione finale, ma definirli impavidi mi sembra un esercizio di adulazione. Come in tutte le democrazie, ha giustamente fatto più notizia che 38 compagne e compagni, più della metà dei componenti, ha approvato una linea politica, contro 2 contrari, rappresentanti di una quindicina di assenti per impedire il numero legale, e i cinque astenuti di AD. Rispettare, anche formalmente, le decisioni di una maggioranza è il primo passo per diventare in futuro maggioranza. Un fraterno saluto Giovanni Sandri |
Citazione: |
----- Original Message -----
From: Giorgio Bruscia To: Giovanni Sandri Sent: Thursday, August 10, 2006 4:12 PM Subject: Un articolo Caro Giovanni, sono qui con questa mail per chiederti, visto che sei il Direttore responsabile de "Le Travail", di esercitare un mio diritto alla pubblicazione di un articolo. Ho fatto riferimento al mio diritto così scherzosamente, ma se ricordi bene io sono stato il sostenitore e il relatore della mozione di minoranza Mussi-Berlinguer. Se puoi rispondermi, mi faresti veramente piacere, perchè credo che all'interno della nostra direzione di partito, vadano ascoltate tutte le voci. Penso che da te che appartenevi all'area di "Aprile", queste cose siano più che comprensibili... Un cordiale saluto Giorgio Bruscia |
(ANSA) ha scritto: |
15:59 L. ELETTORALE: COMITATO REFERENDUM, CAVERI LEDE DIRITTI
(V.L.ELETTORALE: ATTESO PER DOMANI PARERE SAGGI...' DELLE 10,11) (ANSA) - AOSTA, 4 GIU - "La richiesta oltre che illegittima, é lesiva dei diritti dei comitati promotori del referendum e dei 7000 cittadini che li hanno sottoscritti, e contrasta con qualsiasi principio o regola di un corretto procedimento amministrativo". I comitati promotori del referendum propositivo in materia elettorale hanno preso oggi nuovamente posizione nei confronti dei "preoccupanti comportamenti del presidente della Regione". Nel corso di una conferenza stampa i rappresentanti dei Comitati cui hanno aderito tutte le forze politiche di sinistra, Renouveau Valdotain, Vallee d'Aoste Vive, An, Udc e Lega Nord, nonché la Cgil e la Cisl, hanno fatto rilevare che "sono passati 46 giorni da quando il Consiglio regionale si è espresso, senza recepire le iniziative popolari, eppure il presidente della Regione, che deve essere garante del rispetto della tempistica, non ha ancora provveduto ad emanare il decreto che indice le elezioni, mentre la legge regionale prevede che l'indizione del referendum popolare deve essere indetto entro 30 giorni dalla decisione del Consiglio". "Siamo - è stato detto nel corso della conferenza stampa - in un passaggio particolarmente delicato, dove è a rischio la democrazia ed il rispetto dell'iter referendario per i comportamenti irrituali del presidente della Giunta che con sforzi continui e costanti vuole impedire il referendum". I Comitati promotori delle leggi popolari per la riforma del sistema elettorale valdostano hanno ribadito "la volontà che nel 2008 si voti con le regole nuove e riformate, mentre i tentativi di dilazione posti in essere dal presidente della Giunta rischiano di farci votare con un sistema che non ci piace". Commentando, poi, la richiesta formulata da Caveri alla Commissione sull'ammissibilità dei referendum, i rappresentanti dei Comitati promotori l'hanno definita "inaudita e tesa a modificare il giudizio di ammissibilità già espresso il 21 luglio 2006". Infine, è stato ribadito che l'obiettivo del presidente della Regione è "impedire alla popolazione valdostana di esprimersi sulle modalità di elezione del Consiglio regionale e della Giunta, cancellare la legittima richiesta avanzata da 7000 valdostani, soffocare nella culla l'istituto del referendum propositivo appena introdotto nella norma valdostana". (ANSA) |
(ANSA) ha scritto: |
19:14 ESPOSTO SANDRI: CAVERI, PAGLIACCIATA DA PERSONAGGIO ZELIG
(V. 'REFERENDUM: SANDRI (DS), ESPOSTO...' DELLE 15,59) (ANSA) - AOSTA, 4 GIU - "Siamo di fronte all'ennesima, solitaria, pagliacciata del Consigliere Sandri, che è ormai un personaggio da Zelig". Luciano Caveri, presidente della Regione, commenta così l'esposto del capogruppo Ds con cui segnala alla Procura della Repubblica la mancata indizione dei referendum elettorali. "Fa certo bene all'umore, un po' meno all'onorabilità dell'Istituzione in cui siede" ha aggiunto Caveri sostenendo che "ormai Sandri, in assoluta solitudine, si spinge su strade giuridico-politiche che non vanno da nessuna parte. Una volta accertato che la mia condotta si è ispirata al più rigoroso rispetto della legge - ha concluso il presidente della REgione - assumerò a mia volta ogni atto utile a difendere la mia onorabilità e quella delle Istituzioni che rappresento". (ANSA). |
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emilio ha scritto: | |
i saggi hanno fatto che lasciare tutte le porte aperte!!! ![]() meglio così ... l'aria che tirava faceva pensare il peggio quindi mumble mumble ...
tu fulvio proponi un pacchetto "prendere o lasciare" su tutti i referendum non mi sembra e non mi piace come soluzione ... anche perchè già solo sulle proposte referendarie popolari molti vorrebbero esprimersi in maniera differenziata ... non possiamo non dare l'occasione alla gente di esprimersi appieno ... a "forzarla" a un voto magari poco gradito ... ma magari non ho interpretato bene la tua proposta o era proprio questa? |
Citazione: |
Posso tirar fuori conigli dal cilindro, non creare partiti (ce n'è fin troppi peraltro, smettete di votarli tanto per cominciare - ma non smettete di votare per chi fa, chi agisce a dispetto dei predicatori). |
erika ha scritto: |
Subito dopo la conferenza stampa del cp ho avuto il piacere di parlare con Calì proprio dei referendum ma per la brevità di tempo non ho potuto spiegargli le mie ragioni ecco che utilizzo questo spazio per farlo sperando di poterne ancora parlare.
Nella direzione di giovedì i DS si esprimeranno sui referendum. Ecco alcune mie considerazioni per spiegare la mia criticità sull'argomento che viene interprata da alcuni come mia simpatia per l'UV. In questi pochi mesi di militanza ho capito che o si è per l'UV o per l'AAP non si può essere semplicemente per il PD....e se ti vedono parlare con uno piuttosto che con l'altro o avvallare la tesi dell'uno piuttosto che dall'altro allora sei o della moz 1 o della 3 ma non puoi essere della 2.... A parte quindi questa premessa spiego i motivi: 1. non credo che le elezioni siano il problema principale della Valle ma il sistema che ci sta dietro e finchè non si tolgono gli incarichi e le consulenze, le poltrone nei cda... non verrà debellato ma semplicemente gestito dagli uni o dagli altri 2.penso sia ininfluente siano 1 o 3 le preferenze perchè saliranno comunque i soliti noti e i loro yesman.... 3. sarebbe stato più interessante dibattere prima di proporli e non passare una minestra già masticata da altri. 4. La giunta ha già abbastanza potere, con l'elezione diretta ne acquisirebbe 3 volte tanto. 5. Le teste pensanti dello schieramento perdente non ci sarebbero nemmeno in consiglio e vi immaginate un consiglio fatto da yesman???? 6. Le quote rosa andavano fissate sugli eletti e non sui candidati. Più donne ma il risultato sarà lo stesso. Unica nota positiva una è in giunta sicuramente. 7. La preferenza unica è anch'essa controllabile. Immaginate in un paese come il mio con 500 votanti e un uomo illustre? Se volesse, quanto ci mette a capire chi non l'ha votato? 8. unica proposta che condivido pienamente è quella sulle alleanze preventive. Detto questo quindi vorrei dire che non sono qui solo per criticare ma per dirvi come avrei voluto questa modifica della legge: 2 preferenze, elezione diretta solo del presidente, quote sulle elette e non sulle candidate e alleanze preventive. Ora quello che più mi dispiace è che sarà un flop anche il referendum sull'ospedale nuovo, vero problema dei cittadini. |
erika ha scritto: |
Subito dopo la conferenza stampa del cp ho avuto il piacere di parlare con Calì proprio dei referendum ma per la brevità di tempo non ho potuto spiegargli le mie ragioni ecco che utilizzo questo spazio per farlo sperando di poterne ancora parlare.
Nella direzione di giovedì i DS si esprimeranno sui referendum. Ecco alcune mie considerazioni per spiegare la mia criticità sull'argomento che viene interprata da alcuni come mia simpatia per l'UV. In questi pochi mesi di militanza ho capito che o si è per l'UV o per l'AAP non si può essere semplicemente per il PD....e se ti vedono parlare con uno piuttosto che con l'altro o avvallare la tesi dell'uno piuttosto che dall'altro allora sei o della moz 1 o della 3 ma non puoi essere della 2.... A parte quindi questa premessa spiego i motivi: 1. non credo che le elezioni siano il problema principale della Valle ma il sistema che ci sta dietro e finchè non si tolgono gli incarichi e le consulenze, le poltrone nei cda... non verrà debellato ma semplicemente gestito dagli uni o dagli altri 2.penso sia ininfluente siano 1 o 3 le preferenze perchè saliranno comunque i soliti noti e i loro yesman.... 3. sarebbe stato più interessante dibattere prima di proporli e non passare una minestra già masticata da altri. 4. La giunta ha già abbastanza potere, con l'elezione diretta ne acquisirebbe 3 volte tanto. 5. Le teste pensanti dello schieramento perdente non ci sarebbero nemmeno in consiglio e vi immaginate un consiglio fatto da yesman???? 6. Le quote rosa andavano fissate sugli eletti e non sui candidati. Più donne ma il risultato sarà lo stesso. Unica nota positiva una è in giunta sicuramente. 7. La preferenza unica è anch'essa controllabile. Immaginate in un paese come il mio con 500 votanti e un uomo illustre? Se volesse, quanto ci mette a capire chi non l'ha votato? 8. unica proposta che condivido pienamente è quella sulle alleanze preventive. Detto questo quindi vorrei dire che non sono qui solo per criticare ma per dirvi come avrei voluto questa modifica della legge: 2 preferenze, elezione diretta solo del presidente, quote sulle elette e non sulle candidate e alleanze preventive. Ora quello che più mi dispiace è che sarà un flop anche il referendum sull'ospedale nuovo, vero problema dei cittadini. |
Citazione: |
1. a informarsi sui quesiti referendari, a chiarirsi le idee e a confrontarsi con il dialogo aperto e leale
2. a informare, a sollecitare gli indifferenti (nostri vicini di casa, nei posti di lavoro, al bar, allo stadio) a prendere coscienza dell'importanza dell'evento referendario 3. a non alzare i toni, a far parlare le idee e non le arroganti provocazioni o le minacce 4. a difendere la democrazia, che non è stata solo una conquista della lotta della Resistenza, ma che è una conquista quotidiana che deriva dai nostri comportamenti improntati a rispetto, tolleranza, civiltà (intesa come senso civico) e partecipazione alla vita pubblica. |
Piùpress ha scritto: |
Data: 13112007
Ora: 16:35 “La posizione di Piero Ferraris a favore dell'astensione ai referendum del 18 novembre è incomprensibile e immorale”. Raimondo Donzel, neo segretario del Partito democratico, non lesina aggettivi per commentare una recente intervista in cui Piero Ferraris, consigliere regionale di “Per il Partito democratico in Valle d'Aosta, si è dichiarato favorevole al non voto. “Il suo atteggiamento è noto - ha sottolineato Donzel, durante una conferenza stampa questo pomeriggio - ma qui non troverà spazio per comportamenti di questo genere”. E quando Donzel parla di un “atteggiamento noto” da parte di Ferraris si riferisce alle posizioni che, già in passato, Ferraris aveva assunto in aperta contrapposizione con la direzione dei Democratici di sinistra in occasione della discussione sui referendum in Commissione regionale e sul suo “impegno defilato” durante la campagna per le elezioni politiche del 2006. “A titolo personale può dire quello che vuole - ha sottolineato il segretario del Pd - ma non può parlare a nome del Partito democratico”. Secondo Lorenzo Gillo, presidente della costituente del Pd, “l'Assemblea riunita sabato a Saint-Christophe si è espressa all'unanimità a favore dei referendum” così come Enrico Bich - l'altro candidato alla guida del Pd e sostenuto dallo stesso Piero Ferraris - si è dichiarato nettamente a favore della consulatzione referendaria. Rimane ora da capire cosa succederà nella composizione dei gruppi sia in Consiglio regionale che nell'assemblea del Comune di Aosta. “Valuteremo caso per caso - ha dichiarato Donzel - sentiremo i singoli consiglieri e si costituiranno dei gruppi con coloro che vorranno farne parte e che seguiranno gli orientamenti espressi dall'Assemblea del Pd”. |