
AREA DEMOCRATICA
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Il fenomeno Lega
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giorgio
Registrato: 06/01/07 01:27 Messaggi: 4558
Località: Aosta
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Certo, la carica ricoperta - la seconda dello stato - è un elemento aggravante, ma non quello decisivo nel merito. Fare confusione, giocando sui termini, fa parte di un malcostume "ideologico" - diciamo culturale, dialettico, comunicativo - che si manifesta su vari argomenti. Per esempio, questo accade quando si sfodera la definizione di "stalinismo", quando si vuole indicare la prepotenza di chi sembra voler impedire a un altro di esprimere un'opinione, o quando si usa allo stesso scopo l'attributo di "fascista". Non sono "esagerazioni" - meglio, non solo - ma veri e propri depistaggi, perché stalinismo e fascismo sono fenomeni politici, non atteggiamenti individuali, mentre la prepotenza e l'aggressività riguardano il comportamento e sarebbe più utile, oltre che più corretto vederli sotto questo aspetto.
Si finge, in questo caso, di non sapere - o si vuole ignorare - che il razzismo è un'altra cosa, e che riguarda ben precisi obiettivi, che si sono manifestati nella storia: neri, ebrei, zingari e, negli Usa, i cosiddetti latinos, e in più gli omosessuali, che in determinate circostanze di tempo e luogo, sono stati discriminati e perseguitati, assimilandoli a una "razza". In questi casi l'insulto non riguarda un comportamento (vero o presunto, individuale o generale) ma la pura e semplice appartenenza a un'etnia, e fa parte di una catena di atteggiamenti che - nella storia, spesso nelle nostre stesse città - non si sono limitati all'insulto, ma che hanno portato alla discriminazione sociale e alla persecuzione violenta, al tentativo di genocidio, ai pogrom, ai linciaggi. I neri non sono stati solo "definiti" animali - che già non sarebbe poco ma sono stati "trattati" da animali, e l'insulto era la premessa e la giustificazione del trattamento.
Con l'avvento della Lega si è aperto ( o forse ri-aperto) il capitolo del razzismo allargato alle etnie interne (napoletani, terroni in genere) che si maschera e, al momento opportuno, viene confuso con lo sfottò campanilistico e folkloristico, dal quale solo la storia e la memoria riesce a tenerlo ben separato: la criminale colonizzazione piemontese post-unitaria e le vicende dell'emigrazione interna nel periodo del boom economico non hanno niente di campanilistico e folkloristico.
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«Guai se i giovani di oggi dovessero crescere nell'ignoranza, come noi della "generazione del Littorio".
Oggi la libertà li aiuta, li protegge. La libertà è un bene immenso, senza libertà non si vive, si vegeta»
Nuto Revelli |
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giorgio
Registrato: 06/01/07 01:27 Messaggi: 4558
Località: Aosta
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Secondo l'avvoltoio leghista Pini, la responsabilità della strage di Lampedusa sarebbe di Boldrini e Kyengè. Solo la memoria di quando noi italiani eravamo poveri emigranti ci salva dal diventare bestie razziste. Poi ci sono i leghisti: Neo-arricchiti ed ignoranti, ex poveri che ora si vergognano di ricordare il loro passato di privazioni. Così a loro succede quanto recita il proverbio veneto:"quando che la merda la monta in scànno, o che la porta spùssa, o che la porta dànno".
Merde fascio-leghiste.
(roberto mancini) _________________
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giorgio
Registrato: 06/01/07 01:27 Messaggi: 4558
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Piemonte, annullate le elezioni regionali 2010. Accolto ricorso della Bresso
La decisione del Tar nasce dalla condanna in Cassazione del consigliere Michele Giovine, dei Pensionati per Cota, che aveva presentato firme non valide.
Adesso l'attuale presidente della Regione ha 45 giorni di tempo per ricorrere al Consiglio di Stato. L'ex zarina Pd: "Non mi ricandiderò"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 10 gennaio 2014
Citazione: |
Annullate le elezioni regionali del 2010. Il Tar del Piemonte ha accolto il ricorso presentato dall’ex presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, annullando l’atto di proclamazione degli eletti alle elezioni dal 2010 e stabilendo il ritorno alle urne. Adesso l’attuale presidente della Regione Roberto Cota ha 45 giorni di tempo per ricorrere al Consiglio di Stato.
L’ex candidata del Partito democratico e le liste del centrosinistra avevano chiesto l’annullamento del risultato elettorale, che aveva consegnato al leghista Cota la carica di governatore del Piemonte, per la presenza di una lista, i “Pensionati per Cota“, la cui presentazione era stata viziata da irregolarità. Dopo quattro anni, il consigliere regionale espresso dai “Pensionati per Cota”, Michele Giovine, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a due anni e otto mesi per l’autenticità delle firme.
“Seppure in ritardo – dichiara la Bresso – è stata fatta giustizia. Con la pronuncia del Tar di oggi ha dimostrato che le elezioni del 2010 erano truccate. Per me è una vittoria. Ora si rivada al voto, credo che sia possibile votare tra poche settimane, nel famoso election day fissato per le europee”. “Sono contenta soprattutto per il Piemonte, perché gira pagina”, ha aggiunto la zarina del Pd. Ma l’ex candidata esclude, in caso di un ritorno alle urne, di ripresentarsi: ”No. in questo clima politico non ho molta voglia di ricandidarmi alle regionali. Penso di avere già dato. Ho l’ambizione invece, come in molti sanno, di tornare al Parlamento europeo dove sono già stata. In ogni caso comunque deciderà il Pd”. |
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Padania: che questa parola sia ormai entrata nel linguaggio comune è un dato di fatto inconfutabile. Meno chiaro è se esista una definizione univoca di Padania. Le innumerevoli polemiche in proposito starebbero a dimostrare di no, e addirittura si è ipotizzato che questa parola nasconda non un'entità reale, ma un'astrazione senza senso. A suo tempo la Repubblica Cisalpina o il Lombardo-Veneto (oltre a costituire solo una porzione della "Padania") rappresenteranno momenti sì di unità, ma relativa, poiché imposta dall'esterno da una potenza nemica. Con questo siamo così giunti, a prezzo di qualche inevitabile semplificazione, alle soglie dell'unità d'Italia.
Dunque solo qualche piccola traccia, ma nessun riscontro chiaro ed inequivocabile nè della Padania nè di una volontà comune dei "popoli padani" ad un'unità separata dal resto d'Italia. Sul Risorgimento e sul carattere "non spontaneo" del processo di unificazione nazionale esiste una letteratura sterminata. Più che vera e propria unificazione, dovremmo dare risalto - secondo me giustamente - solo all'aspetto di espansione militare voluta dal Piemonte per conquistare il resto dell'Italia da parte dei Savoia. Perciò questo carattere artificioso dell'Unità d'Italia non implica affatto l'esistenza della Padania. Del resto, basta studiare un pò di storia nazionale per capire che al di là degli interessi espansionistici del Piemonte di Cavour, l'aspirazione all'unità era patrimonio di un'elite minoritaria. Ironia della sorte, tra le figure adottate simbolicamente durante le lotte risorgimentali, compariva proprio quella di Alberto da Giussano.
Ora, annullate le elezioni regionali 2010 in Piemonte, con l'accoglimento del ricorso della Bresso...la Padania Nazione si è fatta ancor più "gracilina", e con il bagno di legalità imposto dal Tar...mi si è ristretta. Ha seguito una strana cura di dimagrimento, una dieta politica assai poco efficace per il presunto popolo leghista, che già da oggi ha visto dimezzata quella grandeur che Bossi chiamava "una certa idea del Nord". _________________
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