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UN PARTITO UNICO PER TUTTA LA SINISTRA
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giorgio








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MessaggioInviato: Sab Nov 08, 2008 11:32 am    Oggetto:  
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Naturalmente ognuno è libero di pensarla come vuole, ma ci sono dei punti oggettivi sui quali non vorrei sorvolare. Ad esempio è certo che durante la gestione Uv - Ds.Gv è mancata in Valle la comunicazione tra i vertici burocratici e i cittadini (la famosa base). Ma cosa ci dovevano trasmettere i dirigenti preposti allo scopo? Tutto. Esattamente tutto ciò di cui oggi stiamo discutendo e che mai ci è stata data la possibilità di analizzare o mettere in discussione; e quello che oggi può sembrare un dialogo ideologico, idolatrico - il mio - così valutato da Calì, non è altro invece che l’esaltazione di una fuoriuscita da un ingabbiamento intellettivo e culturale a cui noi tutti eravamo sottoposti, salvo Vincenzo che l’esperienza Ds-Gv non l’ha vissuta...

Come grande elettore Pd, visto che così si descrive Vincenzo, anche lui non mi sembra molto immune dalla paranoia della febbre ideologica, anche se in chiave prettamente anti “Unionista”. Non so se lui se n’è accorto, ma quando abbiamo raggiunto l’accordo ci siamo ritrovati in un amalgama, che io scorgevo ancora eterogeneo, ma talmente era la foga di riprenderci ciò che ci era stato sottratto che non ci sembrava vero di vivere questa fusione, questa sintesi. C’era eterogeneità è vero, ma sospinti da uno spirito di squadra, ci siamo organizzati e ritrovati a dare fiducia ad una persona che comunque sia ci ha tenuti in equilibrio e in consonanza. Senza essere stato un totem da adorare.

Al contrario, c’era al nostro interno una tale libertà di pensiero e di azione che ognuno di noi vedeva finalmente in questa sintesi di centro-sinistra “il rimedio” ai vecchi mali della politica stracciona e questuante tenuta nei confronti dell’Uv. Una tale ampia libertà che nessuno più resisteva alla tentazione di sventolare su ogni questione la propria bandierina. E forse è proprio per questo che la gente alla fine ci ha percepito come una squadra disorganica, e purtroppo a ben vedere potrebbe avere ragione. Già oggi infatti Vincenzo recrimina e si cruccia di una mancanza di un altro partito che apra e conduca ad altri processi politici che ci guidino verso altri lidi ancora.

Certo non bisogna dormire sugli allori, ma è pratica intelligente e comune, fortificare le teste di ponte, avere e predisporre cioè un nucleo coerente di forze o elementi favorevoli sul quale appoggiarsi visto che lo scenario politico in VdA lo ritengo ancora complessivamente estraneo, ostile o per certi versi scarsamente accessibile. E riprendendo alcuni concetti di faustocoppi anche io dico.” Il percorso del Pd nasce proprio dall'esigenza di semplificare lo scenario politico del centrosinistra e se c'è stato un limite non è quello di essere arrivati in ritardo, ma di non aver anticipato ancor di più i tempi. Se c''è qualcuno migliore si faccia avanti. Io sono pronto a sostenerlo perchè mi sta a cuore la lotta alla deriva partitocratica che infetta la nostra regione in maniera non più tollerabile, ma questa deve essere condotta in maniera razionale e coesa e se è vero che il progetto politico del Pd per la Valle d’Aosta porta a questo, allora mi importa il giusto. Non siamo adoratori di idoli, ma siamo per il radicamento sul territorio dell’unico strumento che riteniamo possibile possa realizzare questa lotta.


Ps. Non siamo contro il partito unico di sinistra,
ma contro il finto partito unico...
visto che nè Rifondazione nè Pdci nè Idv si sciolgono.
Un partito per chi non ha posti e cerca visibilità.

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MessaggioInviato: Sab Nov 08, 2008 11:32 am    Oggetto: Adv






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giorgio








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MessaggioInviato: Sab Nov 08, 2008 3:03 pm    Oggetto:  
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Aosta Sera.it ha scritto:
Politica
Nel centro sinistra c’è chi chiede l’unità politica del “Galletto”

Aosta - In un documento presentato all’assemblea costituente del Partito Democratico
32 persone propongono un “partito nuovo” chiaramente collocato nel centrosinistra
e ispirato “ai valori della democrazia, dell’autonomia e del federalismo”.
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Giovanni Sandri e Elio Riccarand

Nel centro autonomista progressista cresce la voglia di unità. E aumentano le spinte per un soggetto politico unitario che possa proseguire l’esperienza politica del Galletto.
In un documento presentato all’assemblea costituente del Partito Democratico, lunedì 3 novembre scorso, 32 persone propongono un “partito nuovo” chiaramente collocato nel centrosinistra e ispirato “ai valori della democrazia, dell’autonomia e del federalismo”.

A sostenere questa tesi è un fronte trasversale: si va dall’area di Vallée d’Aoste Vive con Paolo Louvin agli esponenti del Pd Vanni Florio e Roberto Avetrani, dagli ambientalisti Dina Squarzino e Maria Pia Simonetti al radicale Flavio Martino.

“Il risultato delle elezioni regionali del 25 maggio - si legge nel documento - è stato deludente e ha costretto tutti a porsi nuove domande. E’ inevitabile rassegnarsi all’attuale situazione politica e all’attuale sistema di potere?”

Una risposta a questa domanda si può leggere nell’articolo di apertura, firmato da Elio Riccarand, pubblicato sul numero in distribuzione in questi giorni di “Informazione Valle d’Aosta”, organo del Movimento Verde Alternativo: “Non bisogna tornare indietro, ma andare avanti. Dare più unità, forza, capacità operativa al Galletto. Si può fare, si deve fare se si vuole offrire una alternativa seria e credibile alla popolazione valdostana”.

“Esiste una via alternativa?” si chiede invece Paolo Louvin sul suo blog (paololouvin.spazioblog.it). “Alcuni anni or sono si era iniziato a parlare di un’area democratica ed autonomista” afferma Louvin che prosegue scrivendo che “l’accelerazione degli eventi politici nazionali, la nascita del PD e le elezioni regionali hanno bloccato l’evoluzione dei ragionamenti e delle discussioni. Ora le bocce si sono fermate per un po’. Almeno sembra. E la voglia di ritornare a parlare di questo luogo, che non c’è ancora, è riemersa tra quanti non vedono necessariamente la politica come mestiere, non sono necessariamente innamorati di simboli (che vanno e vengono) ed hanno voglia di discutere e mettersi in discussione”.

di Domenico Albiero

05/11/2008



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paolog







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MessaggioInviato: Sab Nov 08, 2008 7:08 pm    Oggetto:  
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Caro Giorgio, oggi scopriamo i trasversali e gli indovini, ma dove erano questi bla...bla...bla...fino a qualche mese fà?
Non certo a pensare ad un soggetto politico nuovo e unitario della sinistra.

Vediamo...se non ricordo male, chi si rimbeccava e altercava con il fratello per un "posto al sole" dando le dimissioni da segretario di "Aoste Vive"?

Chi vagheggiava e ambiva ad un posto in prima fila nel P.D. e non voleva che il segretario si candidasse, e protestando si dimetteva dalla famosa commissione politica, però "dopo"?

Chi, al contrario del deputato "Super Partes" faceva campagna solo per "Renuveau Valdotain" e ora lo si vuole riciclare come coordinatore unico del "Nuovo Galletto"?

Chi come gli ambientalisti, in una riunione del comitato "Rifiuti Zero" per eleggere il segretario del movimento, guardando verso la nostra Enza e gli amici del P.D - iscritti nelle loro liste e invitati alla riunione - ha definito queste ignare persone..."Truppe Cammellate"?

Chi come gli arcobalenisti, che durante le elezioni Regionali hanno cercato, drenato voti tra il popolo delle primarie, come fautori della "preferenza unica" o più semplicemente primedonne, il voto personale?

E il sindacato dove lo mettiamo? Per non fare nomi vedere in C.G.I.L, dove il segretario in una riunione di iscritti parla in modo esplicito male sia di Veltroni che della politica di opposizione del P.D in campo nazionale?

E ce ne sarebbe da dire....... sorvolo, ma vorrei mettere l'accento su un punto specifico. In "Italia" tutti i partiti sopra citati: Verdi, Radicali, Società Civile confluiscono nel P.D, il Segretario della C.G.I.L. Epifani plaude a Veltroni per il ruolo avuto in Alitalia. Infine è di ieri che la Sinistra Democratica, "Nuova Sinistra" per dire Fava, Vendola e pure Mussi cercano alleanze strette con il P.D. per le prossime Europee. Capito?!

E invece qui in "Vallée d'Aoste", i pensionati della politica "quasi 40 anni sulla breccia", i trombati delle Regionali, i perpetui, vogliono fare un "nuovo partito".... e per dirla alla Totò, ma chittem.....

Il Partito Nuovo, il P.D. c'è già.

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giorgio








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MessaggioInviato: Mar Nov 11, 2008 11:13 am    Oggetto:  
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Da tempo mi sento dire che io devo lasciare perdere i pistolotti filosofici. Così ghianda sul blog di Vincenzo Calì! Uno poi, risponde nei termini consentiti dall’educazione e l’altro si sente sgradito perché non consono con i suoi canoni di valutazione personali e perchè non coincidono con i miei. Poi Vincenzo Calì giudica “integralismo ideologico” lo spirito del centro sinistra del Pd enunciato dal sottoscritto, un adoratore di idoli!. Ovviamente è il punto di vista di uno che crede nella politica delle riforme che poi mai arrivano (guardare la storia di questi ultimi venti anni, per credere), ed è un punto di vista di uno che “si accontenta”.

Ma con il centro-sinistra non ci si deve accontentare di strappare un panino in più al fornaio, una società giusta dovrebbe mettere lavoratori e imprenditori sullo stesso piano, perdere quando si perde, guadagnare quando si guadagna. Condannare gli amministratori fraudolenti ed esaltare quelli che meritano... Invece, come stanno le cose oggi? Le recessioni le pagano i lavoratori, i soldi delle tasse dei lavoratori vanno alle aziende in crisi, o alla banche truffaldine, oppure pagano guerre che vengono fatte affinché i soliti grassi possano mettere le mani su altro grasso di altri grassoni.

L'ho scritto altre volte. Se non vogliamo discutere di filosofia o di massimi sistemi, va bene... ancora meglio, ma sono certo che non saranno pochi gli elementi che ci dividono e sicuramente non saranno sfumature. Se vogliamo discutere di politica, parliamo di politica, ma se vogliamo applicarla poi bisogna passare alle vie di fatto. Vi faccio una semplice domanda: mentre aspettiamo il paradiso terrestre, con il progetto partito unico della sinistra, il galletto, l'autonomismo, cosa proponiamo alle migliaia di cittadini valdostani che vivono in condizioni di ristrettezza e di indigenza? Cosa proponiamo ai valdostani che si stanno impoverendo ogni giorno di più e temono per il loro futuro e quello dei loro figli? A me non interessa proporre il sogno dell’autonomismo a prescindere con la stessa logica delle religioni che propongono la vita eterna a chi ha paura della morte. C’è bisogno di proporre qualcosa per migliorare le loro condizioni di vita ora e subito, partendo dalla realtà che ci circonda, dagli interessi in campo e dai rapporti di forza esistenti.

E questo non è in contraddizione con i miei sogni ma l'esatto contrario: è coerenza con i miei valori e i miei principi. Se avete paura di entrare nel Pd, di essere scambiati con altri o di non essere identificati, mettetevi l'abito che volete e scrivetevi pure nome e cognome in fronte, ma poi uscite dalla torre d'avorio e gettatevi nella mischia. E' l'unico modo che conosco per costruire una società più giusta di quella che abbiamo trovato e sognare che un domani qualcuno vivrà in quella che da tempo noi tutti stiamo sognando.

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giorgio








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MessaggioInviato: Mar Nov 11, 2008 10:01 pm    Oggetto:  
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(ANSA) ha scritto:
11:13 GALLETTO: FRAMMENTAZIONE POLITICA INDEBOLISCE COALIZIONE
(ANSA) - AOSTA, 11 NOV -
La frammentazione politica sta condizionando la creazione del 'Galletto-partito' come proposto dal 'Comitato dei 32' che mira a "costituire una credibile alternativa all'attuale sistema di potere regionale".

Secondo il Comitato formato da 32 esponenti politici e cittadini, infatti, occorre un nuovo soggetto politico autonomista, democratico e riformista "che rappresenti un solido punto di riferimento per l'opinione pubblica valdostana" e che sappia offrire, "una reale alternativa all'attuale sistema politico di governo", come ha detto Albert Chatrian, coordinatore di Renouveau Valdotain che auspica un "più forte coordinamento" ma definisce "prematura" l'ipotesi di creare un nuovo partito.

La coalizione del Galletto (Alleanza Autonomista Progressista) è stata costituita - in occasione delle elezioni politiche 2006 - da Ds-Gv, Rv, VdA Vive, Verdi, Alé Valle, Prc, Margherita, Ppv, Rnp, Idv, Comité du Valdotains e Sinistra alternativa. Il Galletto vinse la tornata elettorale eleggendo al Senato Carlo Perrin (Rv) e alla Camera Roberto Nicco (Ds). Nel 2008 invece il Galletto riconfermò solo Nicco, mentre Perrin è stato sconfitto da Antonio Fosson, espressione della coalizione autonomista Uv, Fa e Sa che sono al governo della Regione.

Ieri sera si è svolto l'incontro fra il Comitato dei 32 e le segreterie di VdA Vive e Rv. Si è trattato dell'ultimo degli incontri nel calendario del Comitato che nei giorni scorsi ha incontrato il partito Democratico, l'Arcobaleno (coalizione formata dai tutti le forze di sinistra escluso il Pd) e l'Associazione Loris Fortuna. Il Comitato dei 32 si riunirà venerdì 14 novembre per una valutazione di quanto emerso in questo primo giro di incontri con le forze politiche e per decidere le successive iniziative.

Il Comitato dei 32 propone "un forte rilancio della Alleanza del Galletto che vanta un patrimonio di credibilità e fiducia che non deve essere dissipato, ma deve essere rafforzato senza più aspettare". Elio Riccarand, esponente Verde e tra i promotori del Comitato dei 32 sottolinea che "i momenti sono maturi per questa grande operazione. Occorre solo la volontà politica di uscire dai piccoli orticelli e di creare in Valle d'Aosta un grande partito unitario dei democratici e degli autonomisti".

Ma sull'ipotesi del Galletto-partito frena anche VdA Vive per la quale il Galletto "può continuare ad essere lo strumento adatto per affrontare future competizioni nazionali ed europee, ma la dimensione e la natura del confronto a livello comunale e regionale presentano, al momento, una forte eterogeneità fra le forze politiche dell'alleanza". Anche l'Arcobaleno, con il coordinatore Giorgio Caniglia, ritiene necessario "un approfondimento del dibattito interno sul futuro del Galletto". (ANSA).



(ANSA) ha scritto:
11:20 RV: CONGRESSO IL 29/11, APERTO A CHI NON CONDIVIDE SISTEMA
(ANSA) - AOSTA, 11 NOV -
Renouveau valdotain celebrerà il suo primo congresso sabato 29 novembre (a partire dalle 14 nella sala comunale di Nus). "Sarà - ha detto il coordinatore uscente, Albert Chatrian - un congresso aperto a tutti i valdostani che non si riconoscono nell'attuale sistema di potere".

Oltre a valutare la situazione politica e a indicare le linee guida per il futuro, il congresso dovrà eleggere il nuovo coordinatore e vice coordinatore perché gli attuali, Chatrian e Patrizia Morelli, in quanto consiglieri regionali sono incompatibili. Inoltre dovrà integrare il gruppo di coordinamento. Nomina e integrazione fanno dunque prevedere uno slittamento dell'ipotesi ventilata nei mesi scorsi di una possibile fusione tra Rv e VdA Vive.

Nel frattempo sono in corso le assemblee congressuali territoriali per l'elezione dei delegati che saranno portatori, come ha precisato Chatrian, "delle istanze della base e di quanti si oppongono al pensiero unico". Più in generale il movimento intende "riorganizzarsi al fine di rafforzare il blocco autonomista all'interno dell'Alleanza Autonomista Progressista (Galletto) intensificando la collaborazione con VdA Vive". (ANSA).


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giorgio








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MessaggioInviato: Mar Nov 11, 2008 10:10 pm    Oggetto:  
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Citazione:
15:23 ELEZIONI:PD VDA; TRENTO,PREMIATA VISIONE MODERNO AUTONOMISMO
(ANSA) - AOSTA, 11 NOV -
Il risultato elettorale conseguito nella Provincia Autonoma di Trento da Lorenzo Dallai e dal Partito democratico del Trentino ha premiato "la visione di un moderno autonomismo". Il Partito Democratico della Valle d'Aosta esprime così viva soddisfazione per la vittoria dello schieramento di centro sinistra e del Pd che è "diventato primo partito".

In una nota il Pd valdostano evidenzia che "hanno prevalso nettamente sul centro destra la nuova e coerente ispirazione federalista-riformista, capace di interpretare i bisogni e le aspettative di un territorio di montagna con una sua marcata specificità". Il Pd evidenzia ancora che "sia la Lega Nord, sia il Pdl e i loro slogan anti-immigrati e populisti segnano il passo di fronte alla maggiore capacità dell'Alleanza Pd-Udc-Idv di essere vicina alle piccole imprese e alle famiglie". (ANSA).



Una possibile risposta alle precedenti ANSA

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faustocoppi








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MessaggioInviato: Gio Nov 13, 2008 12:26 pm    Oggetto:  
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Enrico Martinet come è suo solito intervista con arte e con un pizzico di malizia Chatrian, segretario di Renouveau Valdôtain,
che a sua volta si lascia andare ad un panegirico sull’etica della rivoluzione culturale: « La “rivoluzione culturale” è quella di analizzare “i guasti del sistema attuale” e di”individuarne uno nuovo”»...guarda caso! E dove si va poi a parare più avanti nell’intervista?
Ecco qui:
In 32 hanno firmato un documento per avere un nuovo partito, ispirato alle esperienze del Galletto, forse proprio il Galletto, lei è d’accordo chiede il giornalista?
«Sì, ma i tempi non sono ancora maturi. Noi cerchiamo l’intesa con gli arancioni. Non parliamo di fusione, ma molto di più, cioè, appunto, un nuovo partito che sappia interpretare un nuovo sistema».
E poi: L’alleanza del Galletto conta anche sul PD.
«Sì, certo ha firmato con noi. Ci si dimentica che il deputato è del Galletto non solo del PD. Quindi noi insistiamo, ci vuole subito un rilancio dell’Alleanza Progressista-Autonomista».
Dunque, partire da qui e andare a commentare che il segretario del PD Vd’A non parla chiaro, come fa Vincenzo Calì nel suo blog, “ce ne corre”!
Di qui e leggere poi un altro commento: «Concordo. La missione del PD è cambiare il sistema politico non gestirlo o adeguarvisi» , fatto da Fabio Protasoni …. per me (faustocoppi) è una stravolgimento indebito.
Chatrian infatti si guarda bene dal chiarire sulla fusione del suo partito in uno unico,
anzi il suo intento, come segretario RV è:
« Noi cerchiamo l’intesa con gli arancioni. I tempi per l’altro progetto non sono ancora maturi… ci vuole subito un rilancio dell’Alleanza Progressista-Autonomista».
Ecco la vera verità, cari Calì e Protasoni!
Un rilancio e non una fusione.
Che poi la missione del PD sia quella di cambiare il sistema politico, non gestirlo o adeguarvisi, beh allora una buona visita dalla Società specializzata Maico non vi farebbe male.
Stiamo palesemente e costantemente divulgando in tutte le salse e in tutte le intonazioni necessarie, anche ad alta voce, che il progetto di cambiare il sistema politico è alla base del nostro PD Vd’A, nato appunto per portare a compimento questa “mission”.
Stiamo anche dicendo che il PD c’è già, costruito, congegnato e pensato per questa missione, e non caro Calì, per tentare farseschi ritorni all’indietro o al passato, visto che abbiamo contribuito con il nostro coraggio e le nostre intelligenze ad abbattere. Ciò che hai detto è sommamente ingeneroso, nei nostri e nei tuoi conronti.
O ve ne siete già dimenticati?!
Per quanto concerne il deputato,
certo che ha firmato con tutti, e non ci si dimentica che il deputato è del Galletto, non solo del PD.
E' lui che si è sempre dimenticato del PD e mai del Galletto!
Noi non abbiamo mai avuto il piacere di vederlo girare dalle nostre parti, nè tanto meno sappiamo se ha la tessera del partito che lui dovrebbe rappresentare, come fa Fabio Protasoni.

Ps. Piuttosto mi chiedo come mai Fabio Protasoni visto che vive in quella gemma verde che è la Valle d'Aosta, non si sia ancora attivato per ricuperare il movimento dei Cristiano-sociali valdostani, stante che tutto il movimento cattolico se n'era andato ancor prima che il PD riuscisse a costituirsi.

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faustocoppi
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vicali








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MessaggioInviato: Ven Nov 14, 2008 7:27 pm    Oggetto:  
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Caro Giorgio, io la frase "ci vuole subito un rilancio dell’Alleanza Progressista-Autonomista", frase molto semplice e molto chiara, da Donzel non l'ho ancora sentita dire. Finché non la si dice, si alimentano cattivi pensieri. Dire di voler cambiare il sistema politico e poi allearsi con l'Uv sono due cose che non stanno insieme.
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Vincenzo Calì
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giorgio








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MessaggioInviato: Ven Nov 14, 2008 10:40 pm    Oggetto:  
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vicali ha scritto:
Caro Giorgio, io la frase "ci vuole subito un rilancio dell’Alleanza Progressista-Autonomista", frase molto semplice e molto chiara, da Donzel non l'ho ancora sentita dire. Finché non la si dice, si alimentano cattivi pensieri. Dire di voler cambiare il sistema politico e poi allearsi con l'Uv sono due cose che non stanno insieme.


Continuo a non capire perchè si voglia alimentare questa improduttiva, ostinata e inesistente polemica. Vorrei che tu caro Vincenzo, dopo tutto questo can-can che è stato montato in questi giorni, mi riportassi un'intervista, una dichiarazione, uno straccio di documento, dove con "Parole chiare", Raimondo Donzel abbia alimentato i tuoi cattivi pensieri.
Perchè continuare ad insistere a fare il San Tommaso Apostolo della situazione che rimane incredulo alla notizia della Resurrezione nel giorno di Pasqua, salvo poi ricredersi una settimana dopo e professare la sua fede? Per carità, capisco bene d'avere esagerato, ma d'altra parte non sapevo che esempio portare per farti desistere dal troppo pessimismo.


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vicali








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MessaggioInviato: Sab Nov 15, 2008 12:12 am    Oggetto:  
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Il problema non è ciò che dice, ma ciò che non dice.
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giorgio








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MessaggioInviato: Sab Nov 15, 2008 12:36 am    Oggetto:  
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Il significato delle parole?
Le parole caro Vincenzo sono state create per potersi capire, per comunicare.
Come mai ci sono tante persone che, al posto di ascoltare, interpretano le parole degli altri? Anzi, oggi si interpreta anche quello che non si dice.
Può essere snervante vedere questa tendenza di cercare sempre di trovare un significato nascosto nelle frasi che si sentono (o si leggono) e adirittura non si sentono pronunciare.
Non sempre si parla per metafore. E' davvero così difficile credere che una persona intendesse veramente quello che ha detto, parola per parola? In fin dei conti se uno avesse voluto dire qualcosa di diverso avrebbe usato parole diverse. Se invece si è dell'opininone che tutto va interpretato mi sai spiegare a cosa è servito coniare i vocaboli se poi viene dato loro qualunque significato tranne quello originale?

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MessaggioInviato: Sab Nov 15, 2008 10:49 am    Oggetto:  
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Complimenti per lo sfoggio di sofistica. Il Pd è ancora nell'alleanza autonomista progressista? E' per il suo rilancio? Ci sono trattative per un ritorno allo zerbinaggio con l'Uv alle prossime comunali di Aosta (e per le europee)?
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Vincenzo Calì
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faustocoppi








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MessaggioInviato: Dom Nov 16, 2008 5:21 pm    Oggetto:  
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Quando si ha poco da perdere, a volte si punta sullo sfascio
Saranno gli ultimi colpi di coda di un coccodrillo che comunque non è mai domo, mai arreso o arrendevole neppure davanti all'evidente sconfitta e alla perdita di peso politico perso in seno al Galletto?
Un gruppo, questo che sta al vertice da tanti anni e che ultimamente ha avuto pesanti responsabilità sulla deludente azione di decollo politico dell’A.A.P
Il PD dal canto suo si proponeva il rinnovamento come arma vincente.
Ma questo gruppo l' ha sotterrato
da quando ha capito che rimanere disoccupati non gratifica e non monetizza.
Per questo chi ha fiutato una possibile mancata ricandidatura, per anni a venire, non ha avuto promesse di impiego e attività per altri impegni politici,
ora ha pensato bene di passare al contrattacco con chi questo sta cercando.
Il tutto mascherato da un documento detto dei 32 e che non è altro che la riproposizione superata e non più attuale di un’azione politica sempre meno ispirata a soddisfare interessi generalizzati. Basta vedere i nomi di chi ha firmato la lettera per capire il motivo che li ha spinti a farlo. Non tutti per la verità, ma quello che preoccupa è la sortita avvenuta e concepita in tempi e in modi così poco ortodossi. Quasi una strategia mirante ad accantonare l’unico, chiaro, emergente di questa Area Progressista com’ è risultato il segretario del PD.
Ma Donzel da buon cavallo di razza, non s’è adeguato.
Davanti a questa prospettiva, a molti di questi signori non resta altro da fare che lanciare un offensiva contro il segretario,
costi quel che costi, che può lasciare sul campo morti e feriti, e regalando alla controparte tutte le possibilità di vincere da oggi per i prossimi decenni.
Indifferenti a quel che la base possa pensare di questa scelta disgraziata. Tanto il popolo bue dimentica in fretta.
Poi poco importa dove si va a parare: l'importante è partecipare alla gestione del potere. Per chi come me e tanti si era entusiasmato anche per un PD alternativo alla destra, è veramente disgustoso assistere a questa confusa pagina della storia politica valdostana, soprattutto per la mancanza di rispetto nei confronti di chi ha speso tempo ed energie in un idea e un progetto che ritengo sempre valido.
Per questo combatterò ancora, nonostante tutto.

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faustocoppi
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giorgio








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giorgio is offline 

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MessaggioInviato: Mar Nov 18, 2008 6:50 pm    Oggetto:  
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Caro Fausto Coppi la politica nei "regimi democratici" non è questa…
Ognuno può aderire ad un partito quando vuole e come vuole e può anche cambiarlo. Il problema è evitare le trappole e i trabocchetti di cui quella via è lastricata. E va anche considerato che non sempre gli uomini appaiono per quello che saranno nel momento della prova. Neppure i processi interni sono sempre democratici e legati ad un consenso costruito col voto.

Ogni candidatura dovrebbe essere libera e sottoposta al voto democratico della gente che si riunisce per decidere con elezioni primarie. Ma i partiti non possono giungere al momento del voto senza prima aver dibattuto del significato e dell'utilità di ciascuna rappresentanza, senza aver discusso con la sua gente della politica che si vuole fare. Analoghi ragionamenti fatti nel chiuso delle consorterie, trasforma il processo democratico in una cospirazione contro la democrazia. E’ da tempo che qui in Valle non vedo discutere, anzi no, vedo discutere e dialogare solo i vertici dei partiti, dei movimenti. Quelli che sono lì, quasi per disposizione divina da anni e anni. Credo che il Pd non corra questo rischio anche se leggo di alcune "improvvise" incomprensioni.

Ciò che si propone, oggi sul palcoscenico politico valdostano è il prodotto di tale consorteria, costruita sul mestiere di politici professionisti che con una o due legislature si sistemano per sempre, dal punto di vista economico, la loro vita. La rappresentanza politica non può essere solo mestiere, altrimenti non vi è ricambio nella società e gli incarichi devono essere rigorosamente a termini e non devono essere ripetuti al punto da essere reiterati. Come vedi caro Fausto Coppi, non mi rivolgo solo agli altri partiti per questo mio ragionamento, ma anche al Pd e sollevo una istanza generale per la democrazia. In fondo, nel nostro paese e nella nostra regione, vi è una malattia che si chiama politica, perché in troppi hanno ritenuto che la democrazia fosse solo un paravento e non invece una possibile espressione di un miglior modello di esistenza.

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«Guai se i giovani di oggi dovessero crescere nell'ignoranza, come noi della "generazione del Littorio".
Oggi la libertà li aiuta, li protegge. La libertà è un bene immenso, senza libertà non si vive, si vegeta»
Nuto Revelli
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bruno courthoud








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MessaggioInviato: Mar Nov 18, 2008 8:56 pm    Oggetto:  
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per Giorgio
a proposito di politica, tu la chiami "malattia", Pollicini, ai suoi tempi, la chiamava "droga" (parlava per sé): mi pare che renda meglio, perché da una malattia si può guarire, la droga invece provoca assuefazione.
ciao Bruno
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